Syntethic Angel

La mia prima fanfic

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  1. NitroKid_Biomehanika
     
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    CITAZIONE
    ATTENZIONE! La seguente FanFic contiene un linguaggio volgare,descrizione di situazioni violente riguardante combattimenti, tentativi di suicidio ecc.
    Per coloro che la leggeranno, spero che possano trovare in questa "concezione visionaria" un qualcosa che li esterni dalla nostra realtà e che li possa portare verso un mondo di fantasia tecnologica dove il sogno si mescola con la realtà.

    NitroKid_Biomehanika

    "Vaffanculo! Non capite un cazzo di me, tanto valeva che non nascessi" urlò a squarciagola Natsuki mentre correva lungo il corridoio di casa sua che portava verso la porta d'ingreso.
    La giovane ragazza non poteva più sopportare la visione di un padre assente, sempre più assoggettato dalla moglie e di una madre che la odiava dal profondo del suo cuore e che la considerava "un errore di percorso" ed "un ostacolo alla sua carriera", quindi la giovane ragazza scelse di farla finita con questa vita così dura ed opprimente, tagliandosi i polsi lontana dagli occhi di tutti coloro che la guardavano come un mostro ed un essere inutile privo di alcuna forma di sentimento verso l'umanità.

    Sul viso di Natsuki, le lacrime si mescolavano alla piggia incessante di un temporale estivo, che impersava su Tokyo, come se travolta dall' ira di una divinità, rendendo ancora puù triste e malinconica la sua ultima ora di vita in questo mondo ipocrita che la circondava e nel quale lei si sentiva estranea.
    Raggiunto il sagrato di una piccola ed umile chiesa, nascosta tra i grttacieli del quartiere commerciale la studentessa estrasse dalla sua borsetta un taglierino, l'ultimo oggetto che avvrebbe stretto e sue mani nel suo ultimo saluto al mondo.
    Mille pensieri correvano nella mente di Natsuki, come un mare in burrasca, ma lentamente iniziarono a defluire mentre la lama affilata lesionava i suoi fragili polsi ed il sangue caldo iniziò a colare copiosamente sui freddi ed umidi ciottoli, mescolandosi all'acqua piovana.

    "Sai, esiste una storia che racconta che quando piove, vuol dire che un angelo sta compiangendo la morte di una persona a lui cara, e a giudicare dl diluvio che sta venedo giù, penso che qualcuno stia piangendo per la tua vita" sentenziò un giovane ragazzo che si era seduto a fianco a Natsuki, come se sapesse di quello che stava accadendo, ma nonostante la scena che gli si poneva davanti, rimase impassibile.
    "Ma tu, che cazzo vuoi saperne della mia fottutisima vita di merda!" urlò la giovane ragazza mentre cercò di ferire con la lama del taglierino quel giovane, così saccente e sicuro di sè, ma non fece in tempo neanche a menare il primo fendente, che non vide più quella persona, ma sentì i suoi polsi venire stretti da delle mani così forti, ma allo stesso tempo così gentili.
    "Lasciami!" urlò la ragazza, ma sembrava che le sue urla non venissero notate da nessuno, neanche dai fedeli che uscivano dalla chiesa dopo la Santa Messa, come se fosse invisibile.
    "Angeli dell'acquà, datemi il vostro Sacro potere, Kira ve lo ordina!" urlò il giovane, con lo sguardo rivolto al cielo, come se stesse pregando qualche divinità sconosciuta a Natsuki.
    La giovane inorridì quando vide uscire dai suoi polsi lacerati dei sottilissimi cavi elettrici multicolore che rapidamente ricucivano le sue ferite e appena scomparvero, la ragazza non fece in tempo a voltarsi per domandare a Kira chi fosse in realtà, che crollò tra le sue braccia, priva di sensi.

    "Ben svegliata, Natsuki...hai dormito per tre giorni di fila, non pensavo che la 'tecnica dei cavi della vita' potesse causarti questo effetto collaterale su di te, forse la perdita di sangue era troppa." sentenziò il giovane ragazzo mentre si dondolava su di una sedia e lentamente sorseggiava un the freddo.
    "Che diavoeria hai combinato l'altra volta, sei un demone per caso?" disse la ragaza in stato di panico, mentre si allontanava da Kira, preoccupata di ciò che poteva essere a sua reazione ma non fece in tempo a secendere dal letto che si sentì mancare nuovamente.
    "Tutt'altro, Natsuki, io sono Kira, un' angelo decaduto, mi hanno scagliato sulla terra perchè, io, un immortale mi sono innamorato di una mortale. Comunque so tutto di te, e voglio aiutarti." disse il giovane angelo mentre la sorreggeva e l'aiutava a risedersi sul letto per non farla affaticare troppo, sorridendo dolcemente.

    Natsuki non sapeva cosa fare, se fidarsi o no di questo "angelo decaduto" che l'ha salvata da una morte certa, le incertezze erano molteplici, ma lui era l'unica persona che gli avesse mostrato un minimo di gentilezza nei suoi confronti, quindi decise per la prima volta nella sua vita di dare retta al suo istinto e quindi di fidarsi di lui, inconsapevole che da li in poi la sua vits non sarebbe più stata la stessa.

    Continua...
     
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  2. anemode
     
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    Non mi piace tanto troppo violento
     
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1 replies since 9/6/2010, 22:45   71 views
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