*Me & You*

Fanfic Yaoi su "Gakuen Alice" +.+

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  1. {Mikage`
     
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    Salve ^O^/
    Nell'attesa dell'uscita del terzo capitolo del mio raccontino "Gli occhi della realtà" Postato in questa stessa sezione, vi posoto un nuovo raccontino, che sto scrivendo >__< Ovviamente i commenti e le critiche sono ben accettate ^O^
    è una fan fic per l'esattezza e i personaggi in questione sono Reo e Narumi, che, nell'immagine, sono, rispettiviamente: Reo in alto a sinistra con i capelli rossi, mentre Narumi è quello biondo (magari lì non è reso bene, ma in alcune scene è divino!!!)
    SPOILER (click to view)


    Capitolo 1 -One Way Love, No hope-

    Tutto iniziò al liceo.
    Io ero un ragazzo spigliato, dai capelli dello stesso colore del sole quando tramonta. Non ero niente di speciale e alle ragazze, invece, apparivo quasi un santo. Ma tale non mi definisco ne azzardo a definirmi adesso, nonostante siano passati dieci anni dall’ultima volta che ci siamo incontrati, che i nostri occhi si sono trovati.
    Sono diventato un cantante famoso, la gente mi chiama per nome, urlandolo, pur di far sentire a loro la mia voce. Ma per te.. Tsk .. per te sono sempre il solito testardo… Non mi hai mai capito… Non ti sei mai reso conto di quello che realmente provavo per te..
    Andiamo per ordine.. Io sono sempre stato un ribelle, non me n’è mai fregato delle regole che vigevano nella scuola.. Ma tu.. Tu eri il mio opposto… Seguivi le regole a scuola ed eri uno studente modello..
    Io Reo, tu Narumi…
    Due nomi così diversi, per persone così diverse.

    I can’t live without you,
    But you don’t understand it


    Parole inutile. Non lo capiresti mai…
    La mia voce ha sempre ammaliato, affascinato, posseduto, il pubblico che pagava oro, pur di vedermi, anche ai concerti che facevo nelle ore libere, dopo la scuola.
    Ma mai sei venuto a vedermi..
    Io cantavo per te.. La mia voce era solo per te.. Ma non l’hai mai capito e dubito che ora capiresti quanto siano cariche di sentimento le parole della canzone che più delinea il nostro rapporto.

    So cold as ice..
    So hot as fire..


    Eri freddo con me. Io lo ero con te.
    Con gli altri sembravi un angelo. Con gli altri, non sembravi te stesso.. Indossavi la maschera dello studente perfetto, con la media più alta in tutta la scuola, apparendo come un angelo che aiutava tutti, che era disponibile per tutti.

    Ma non per me.

    Tu non sai nemmeno quanto ti voglia. E ti avrò.
    Ora che ci vedremo… Ora che tu, dopo secoli, ti sei fatto sentire…Per invitarmi.. A quella diavolo di festa di addio al celibato.. Mi fai soffrire ancora di più.

    I will take you
    I will take every breath from your mouth


    Ti faro mio.
    Non mi è mai andato giù il modo in cui mi hai lasciato, l’ultimo giorno di liceo.
    Mi hai sempre trattato male. Non ti perdonerò per questo.
    Mi guardavi, con i tuoi occhi di un viola indescrivibile. Io ti guardavo, con i miei occhi dall’angolatura ambigua, dal taglio insolito ma affascinante, che a tutti piaceva..
    …Meno che a te.

    My eyes.. Your eyes..
    No words can describe


    Continuo a scrivere parole in una lingua che nemmeno mi appartiene.
    Sono passati così tanti anni, e tu nemmeno ti ricordi di me.
    Mi hai chiamato come semplice cantante di una band che nemmeno sai quanto sia diventata famosa, per le sue canzoni, per i testi così ricchi di passione.. Così dannatamente ricchi di te..

    Do you believe in dreams?
    I don’t think so….
    You just see the real things.
    You don’t see me.


    Parole parole e ancora parole.
    Ogni parola, crea un’immagine di te. Non ti rendi conto quanto sia dipendente da te.
    Sei una droga.. La mia dolce droga.
    Non posso fare a meno di immaginarti di fronte a me, che mi tocchi, che sussurri, con tono femmineo ma anche erotico, di farti mio.. Io, cotto di te, non posso che farti mio.
    Ti voglio così tanto. Ma tu invece cosa fai? Ti sposi.. Con una donna.. Con quella donna, che già frequentavi quando eravamo assieme al liceo.. Come si chiamava?? Harumi forse??
    E chi se lo ricorda!
    Ho iniziato a provare disgusto per le donne… Da quando ho iniziato a capire che era te che volevo.

    I want all of you
    I want your body, I want your mind
    Everything is you..


    Mi preparo, cantando pezzi di canzoni che ti dovrò far sentire, che dovrai ascoltare, quando sarò di fronte a te e ti farò sentire la mia voce, dal tono fluido, scorrevole, ma anche delicato, con momenti in cui questa delicatezza si spezza, lasciando strada ad un tono più deciso, basso, che è come se emanasse feromone, ammaliando, eccitando chi l’ascolta.
    Solo tu sembra che ne resti neutro.
    Ma ti sedurrò.

    I will be your nightmare
    I will be your sweet nightmare
    You can bet it


    La mia mano scivola sul foglio, come se fosse dotata di vita propria.
    Scrive parole, che esprimono il mio stato d’animo, incerto.
    Ti amo?? Questo è certo, anche se non te l’ho mai detto, anche se non ho avuto modo di fartelo capire.
    Ti odio?? Tantissimo. Non mi hai mai rivolto uno di quei sorrisi stupendi che sempre, invece, rivolgevi agli altri…
    Non vedo l’ora di vederti… Non vedo l’ora di possederti.

    Let’s dance this sad song
    Let’s move our body,
    Together, forever..

    Basta!
    Non ce la faccio più.
    Non mi importa che tu ti stia per sposare.
    Sarai mio.
    Prendo il telefono e compongo lo stesso numero che mi era apparso sul cellulare quando eri stato tu a chiamarmi, per la festa a cui mi hai invitato, senza nemmeno renderti realmente conto con chi avessi a che fare.
    Stolto.
    Lo capirai presto.
    Sono stanco di soffrire.
    Io ti voglio possedere.
    Chiamami pure egoista, se avrai modo di farlo.

    Dall’altro capo del telefono non si sente nulla per diversi secondi di silenzio, rotti solo dal tipico suono di una chiamata in attesa di risposta.
    Poi, finalmente.. Rispondi!
    Mi chiedi, ovviamente, chi io sia..
    Non rispondo.
    Continui con insistenza a chiedere chi io sia…
    Ma non continuo a rispondere.
    La tua voce mi incanta.. Le parole mi muoiono in bocca.

    Fuck the situation
    Living in a world
    Of pure imagination…


    Provo a richiamarti. Non mi va di aspettare.
    Voglio sentire la tua voce. Voglio sapere che mi stai sentendo, anche se non sai chi sono.
    Ma non credi ti importi di me, d’altronde ti devi sposare, con lei..
    Aspetto che rispondi. Forse hai visto che è lo stesso numero di prima, quello che ti sta richiamando e dal tono di voce con cui prendi la chiamata, non ti riconosco.
    Ma continui ad essere così dannatamente sensuale.
    Dannazione!
    Mi chiedi chi sia e cosa voglia da te.
    Ma è te che voglio, non altro.
    Non posso dirtelo così apertamente e, infine, con evidente titubanza, rispondo al telefono.
    -Sono.. Sono il ragazzo che hai ingaggiato per .. Per il concerto per il tuo addio al celibato…-
    Ti rispondo così, con tono che può sembrare tranquillo, che cela fin troppo bene il mio animo frustrato e pazzo di te.
    Mi chiedi con voce secca e infastidita “allora?” e cosa voglia da lui.
    Ma io ti voglio, cazzo!
    Non ce la faccio più a stare senza far nulla. Ti voglio fare mio, ti voglio possedere.
    Ti propongo un incontro, per poterci mettere meglio d’accordo per la serata in cui dovrò suonare.. Per te.
    Sempre se suonerò, sempre se non ti avrò rapito e portato in un luogo segreto, dove saremo solo io e te e ti possederò, come da tanto sogno e desidero.
    Tu accetti la mia proposta e anzi, mi chiedi se voglia uscire con lui al ristorante, la sera stessa.
    Un appuntamento? Si, ma per lavoro.
    Un po’ mi prendi alla sprovvista, con questa “proposta di rimando”, come l’ho chiamata io.
    Ma mi eccita, perché posso vederti e ne sono felice.
    Sento il cuore perdere un battito, quando mi chiedi se andava bene il ristorante italiano.
    Certo che mi va bene, se sei tu a chiedermelo.
    Mi sento come uno schiavo.. Mi sento così debole, quando parlo con te.
    Cazzo, mi faccio schifo da solo.
    Non pensavo fossi ancora così, inevitabilmente, cotto di te.
    Io accetto tutte le tue condizioni: a cena al ristorante italiano per le 21.
    Avrò il coraggio di vederti?? Di sapere quanto sei cambiato??
    Ovvio che si!
    Non sono una checca io.. Sono un uomo, anche tu sei un uomo.
    Spero che il mio carattere da duro e bastardo, persista anche quando ti vedrò.
    Perché solo tu riesci a far uscire da me il mio vero lato, debole e dolce.
    Scuoto la testa, devo farmi forza!
    Devo dimostrarti quanto sono maturato, quanto sono diventato bello.
    Devi vedermi, devi implorarmi di prenderti.
    Fremo al desiderio di entrare in te.

    Only desire,
    only will,
    this is love.

    La giornata passa lentamente.
    Sembra che qualcuno abbia rallentato il tempo, anche se è solo una mera impressione.
    Dannazione, quest’attesa mi fa venire voglia di.. di toccarmi, cazzo!
    L’ho già fatto in passato.. non sai quante volte.
    Non sai quanto vorrei rinfacciartelo.
    Ma troverò modo per farlo, ne sono certo.
    Guardo l’ora, mentre sto sdraiato sul divano del mio appartamento/attico, in cui vivo, in sordina, senza che nessuno lo sappia.
    Se lo sapessero, i paparazzi mi verrebbero a rompere e ne sono certo.
    Perché sono famoso, perché sono una rock-star, ma non te ne rendi ancora conto, Nerumi. Non sai nemmeno cosa sia a momenti, essere una rock-star.
    Vivi nel tuo mondo, che sembra un utopia, con quella donna, che ti ama…
    Tsk, che fastidio dire che una donna ti ama.
    Avrei preferito saperti gay che etero.
    Che fastidio.

    Infine la sera arriva e io, amando farmi aspettare, sono ancora sul divano, disteso, guardandomi uno dei tanti concerti che ho fatto, gustandosi la visuale della folla che implora il bis, che chiede di andare da loro, di buttarmi in mezzo a loro, di essere toccato da loro.
    Ma perché non sei tu a chiedermelo?? Di toccarti?
    Ma lo farai, ne sono certo.

    Basta stare a rimurginarsi e a fare il patetico.
    Mi alzo a fatica dal divano, sbadigliando, dato che si stava davvero comodi su quel divano.
    Mi faccio una doccia, veloce, togliendomi il sudore di dosso, dovuto a tutti quei brividi che mi nascevano nella schiena e si diramavano nel corpo quando pensavo a te.
    Mi vesto in modo decente, con classe. Perché sono uno che di classe ne ha tanta… Anche se con te non c’è paragone.
    Mi trucco un po’.. Amo mettermi la matita nera attorno agli occhi: li rende più belli, fa risaltare il viola, così simile al viola dei tuoi occhi.
    È l’unica parte del corpo che tratto con estrema cura, eccetto il mio corpo stesso, che tendo a curare con oli e creme varie.
    Esco di casa, indeciso se prendere la moto, più comoda e veloce, oppure la mia macchina.
    Optò per la prima.
    Scendo in garage, prendo il casco nero con fiamme rosse come il fuoco della passione che si sta accendendo in me, sapendo che tra poco ti vedrò.
    Sfreccio a tutto andare sulla strada, pensando al tuo viso l’ultima volta che ti vidi, durante la festa di fine anno e consegna dei diplomi.
    Arrivo, con un ritardo di circa 10 minuti e tu sei li, impaziente, guardandoti attorno.
    Dio mio… Mai ho visto visione più bella della tua.
    Sei diventato.. Stupendo.. ed è dire poco..
    I tuoi lineamenti sono rimasti gli stessi, ma il tuo viso.. I tuoi occhi.. Il tuo corpo.
    Una strana voglia di toccarti fin da subito, di baciarti fin da toglierti il respiro, nasce in me con una frenesia inattesa.
    Devo calmarmi.. Devo farlo o davvero sono disposto a baciarti in mezzo a quel’andirivieni di persone, che sembrano sfrecciare come saette da tanto vanno veloci.
    Solo loro ci separano.
    Ti raggiungo e tu mi fulmini con lo sguardo.
    Non dico nulla e mi limito dapprima a salutarti con la mano, poi a parole e infine mi scuso.
    Scusarmi io? Mi sono proprio abbassato a tanto vero?
    Non mi sono mai scusato.. Nemmeno con gli amanti che frequentavo prima.
    Mai.
    Ma ora.. Tsk.. com’è buffa la vita eh?
    Mi fai segno di entrare e mi dice che ha già preso posto in un angolo.
    Angolo? Mi ricorda molto il luogo preferito per le coppiette.
    Ma noi non siamo una coppia.
    Nemmeno lo spero, dato che ti stai per sposare.
    Ma ti voglio far mio.. almeno dirti quello che ho sempre sentito dentro di me ma che non è mai riuscito ad uscire da queste mie rosee labbra.
    Mi siedo, di fronte a te.
    Dannazione.. Già il solo vederti mi è bastato per eccitarmi.
    Ma tu non te ne accorgi.. pensi sempre e solo a quella donna.
    Che odio.. che odio!
    Mi guardi e non dici nulla. Io ti guardo e ti vorrei baciare, fissando a volte quelle stupende labbra, rosse e carnose che hai.
    Sospiro e tu mi chiedi cos’abbia.
    Io ti rispondo nulla, non ho niente ma mentire a volte è necessario, perché ho qualcosa, una mancanza.. Quella di baciarti e la voglia di farlo è davvero insostenibile.
    Ordiniamo all’anziano cameriere le stesse cose.
    Volontariamente?? No, è un caso.
    Scopriamo così di avere almeno in parte, gli stessi gusti.
    Mi guardi e mi sorridi.
    Motivo? Più che ovvio.. Abbiamo ordinato le stesse cose! Nemmeno a farlo apposta!
    Mi guardi ancora e non mi spiego il motivo.
    So solo che mi stai mettendo in imbarazzo, dannazione!
    Ridi, senza un motivo e mi fai arrossire.
    Guardami, sono come un ragazzino alla sua prima cotta.. mi faccio pena, perché so di avere esperienze e non sono un novellino come tu pensi.
    Ma nemmeno sai, quello che sto provando per te adesso, il desiderio di farti mio è enorme.
    Mi guardi attentamente.
    Che vuoi? Studiarmi?!
    Rido al pensiero e tu mi chiedi cos’abbia da ridere.
    Nulla, ti rispondo. Non posso dirti di certo la verità.
    Sotto al tavolo, il mio ginocchio si scontra contro al tuo e quel semplice contatto, mi fa rabbrividire.
    Ti voglio, cazzo!
    È così difficile resisterti. Sei davvero uno schianto, Narumi.
    Non ce la faccio più..
    Mi alzo dal tavolo e tu mi chiedi cos’abbia.
    Basta che abbassi lo sguardo alla patta dei miei jeans attillati, per capirlo.
    Ma non lo fai, ovvio.. sei etero!
    Vado in bagno, ho un tremendo bisogno di sfogarmi…
    Arrivo e noto che per fortuna è vuoto, non c’è nessuno.
    Bene.. non potevo chiedere di meglio.
    Mi guardo attorno, cercando un posto nascosto, dove potermi sfogare.
    Ne ho troppo bisogno… Non immagini quanto, Narumi.
    Entro in una delle sette stanzette, dotate di water pulito e un piccolo lavandino.
    Ci entro subito, ho troppa voglia…
    Non chiudo nemmeno la porta, da tanta smania che ho.
    Mi sbottono i jeans, che sembrano essersi ristretti all’improvviso.
    Voglia voglia voglia.. Solo quella parola mi circola nella mente.
    Ti voglio Narumi, cazzo…
    Mi siedo sulla tavolette abbassata del water, divaricando leggermente le gambe.
    Porto la mano alla mia erezione, che vibra, debolmente, vogliosa più che mai.
    Mi mordo un labbro, combattendo con me stesso, cercando di non gemere, di non farmi sentire, di non richiamare l’attenzione, nonostante i bagni siano vuoti.
    Non so cosa tu stia pensando adesso, ma dubito che tu ti stia preoccupando, in un qualche modo, di me.
    Tsk, non ti sono mai importato, d’altronde..
    Passo un dito lungo la vena più grossa, che ha causato questa erezione, dovuta anche a quello sfregarsi involontario delle nostre ginocchia…(Dannato tavolo piccolo e quadrato)… Dovuto anche al vederti sorridere, con quella non-chalance che mi ha sciolto fin da subito (Dio quanto sei bello, Narumi!)…
    Gemo, a bassissima voce. Non mi va di passare da maniaco sessuomane né segaiolo…
    E tu cosa stai facendo adesso? Non lo so.. Ma quanto vorrei che stessi pensando a me…
    Dio come sono patetico..! Ma non ne posso fare a meno, maledizione!
    Gioco con i miei testicoli, che via-via diventano sempre più gonfi.. Quanta voglia di venire e di sporcarti col mio seme, Narumi!
    Ma è solo una delle mie tante fantasie irrealizzabili.. Solo Fantasie..
    Gemo di nuovo, a bassa voce, mentre le mie gambe, aperte, si vanno ad appoggiare alle sottili divisorie che mi dividono dagli altri bagni…
    Non voglio che tu mi veda, che sappia ciò che sto facendo.
    Sono proprio uno sfigato eh? Ad abbassarmi a tanto…
    Mi faccio pena da solo.. Ma è tutta colpa tua Narumi! Tua e della tua bellezza… Dio quanto voglio entrare in te.. Sto esplodendo di voglia..
    Infine, afferro l’asta della mia erezione, lasciandomi uscire, volontariamente, dalla bocca, un gemito più forte dei precedenti.
    Ora non mi importa più se qualcuno mi sente o mi vede.
    Sto godendo da Dio.. Eccome se sto godendo..!
    Da solo.. però… Manca qualcosa.. La cosa fondamentale..
    Tu!
    Continuo a toccarmi, immaginando te che ti inginocchi voglioso di prenderlo in bocca…
    Sono così peggiorato dal liceo??
    Certo.. Ovvio che sia così…
    Muovo la mano lungo tutta l’erezione, giocando a denudare la cappella del mio sesso eretto e duro come il marmo, da quello strato sottile di pelle, cosa che mi fa rabbrividire e inizia a farmi sudare.
    Narumi… Narumi…
    Ma cosa serve chiamarti, quando è tutto inutile??
    Ti stai per sposare e non riesco a non pensarci…
    Chiudo per diversi secondi gli occhi, lasciando che l’adrenalina scorresse nelle mie vene, immaginandomi te nelle peggiori posizioni possibili e io che ti faccio mio, una, due, tre volte… Senza mai averne abbastanza..

    Poi…

    Poi sento una voce..
    La tua… Voce??
    Non voglio pensarci.. Oddio, mi metto pure a ridere, pensando che sei tu a chiamarmi.. Ma com’è possibile? Non lo so, ma continuo a sentire la tua voce, soave, dolce, delicata, come quella di una donna… Per fortuna non sei una donna.. E per quello ringrazio chiunque ci sia lassù.
    La mia vista, puntata al soffitto e offuscata per quell’enorme piacere che quella masturbazione mi stava donando, si abbassa, iniettata di piacere, opaca, verso quella porta che… Che ora era.. Aperta?
    Ne vedo solo un’angolo, ma già mi preoccupo.
    Dannazione, mi sono lasciato troppo andare..
    Abbasso ancora un po’ lo sguardo, iniziando a focalizzare… Dei capelli di un biondo da favola, come quelli del più perfetto degli angeli.
    Ma di chi possono essere quei capelli così perfetti, curati, stupendi?
    No.. No… Non ci posso credere.. Non voglio crederci..
    La mia mano continua a scorrere, senza sosta, lungo l’asta dura del mio sesso, provocandomi un piacere assurdo, mentre la mia vista continua ad abbassarsi, sempre più, sempre di più verso il basso..
    Occhi… Viola.. Come i miei…
    Nessuno a parte te ha occhi come quelli.
    No.. Non può essere… Narumi.. Sei tu quello che mi sta guardando, adesso.. vero??
    La risposta giunge a breve, quando focalizzo, con immane fatica, il tuo viso, stupendo, angelico, che ha dipinto un’espressione stupita, meravigliata… Shoccata?
    No.. Non può essere.. Mi…Mi stai guardando
    Il mondo all’improvviso diventa più pesante.
    Il respiro, veloce, come lo era anche il mio petto, si blocca…
    Cazzo, cazzo, cazzo!!!!!! Mi.. Hai beccato…
    Entro nel panico.. O meglio, cerco in qualche modo di entrarci, ma sono troppo eccitato, voglioso, disinibito e continuo a darti spettacolo di me, e tu continui a guardarmi, sorpreso e forse schifato, da ciò che sto facendo…
    Ora che faccio?? Oddio, ma perché mi hai beccato?? Non lo volevo.. Merda!
     
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  2. .+*Lady_Crow*+.
     
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    ahahahaha
    è stupendo!
    sei un genio Helly-chan *-*
    voglio il seguito!
     
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  3. ~Buby_ch@n
     
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    wooooW! +.+
    bellittimoo Mole >o<
    Me piaze *O*
     
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  4. Chullina
     
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    Ahahaha poverino che figuraaa :D
    Doveva chiuderla la porta xD
    FF fantastica comunque <<3
     
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3 replies since 25/7/2009, 23:59   88 views
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